James Fludger Shew avviò la J.F. Shew & Company a Londra intorno al 1849, scegliendo un contesto urbano in rapida crescita per il commercio di articoli ottici e di accessori fotografici. Nei primi anni l’azienda operò principalmente come rivenditrice di lenti Darlot e di lastre dagherrotipiche importate, ma ben presto James F. Shew comprese il potenziale di produrre internamente apparecchi fotografici più compatti e maneggevoli. Attorno al 1855 furono depositati i primi brevetti per un obturatore a lamelle in ottone tornito, sensibile alle variazioni di tensione di molla, che avrebbe equipaggiato le successive folding field camera.
Con l’adozione, nel 1885, del noto “Eclipse Central Shutter”, un otturatore inter-lenti montato tra i vetri anteriore e posteriore del complesso ottico, J.F. Shew & Co. offrì un meccanismo in grado di coprire tempi da 1/5″ fino a 1/100″ con sorprendente affidabilità. Il cuore di questo progetto consisteva in un disco metallico, forato in diametri progressivi, comandato da una molla a spirale — qualcosa di unico nel panorama inglese dell’epoca.
Caratteristiche Tecniche delle Folding Field Camera
Le folding field camera Shew erano costruite con corpi in mogano stagionato, accuratamente calibrati per mantenere tolleranze di planarità inferiori a 0,1 mm su entrambe le standarte. Il soffietto, realizzato in pelle bruna con rinforzi interni, si montava rapidamente a mezzo di due side-strut in ottone lucidato, garantendo rigidezza longitudinale anche a piena estensione del tiro. L’ingegneria del side-strut permetteva di ridurre l’ingombro in trasporto, elemento essenziale per i fotografi di paesaggio.
Il porta-ottica presentava un’attacco filettato per obiettivi Darlot, spesso marchiati “Alphonse Darlot f/8” nelle versioni standard, e un sistema di focus helical con passo di 1 mm per rivoluzione, abbinato a una scala di messa a fuoco incisa al laser dopo il 1890. Questo garantiva accurate regolazioni al decimo di grado, essenziali nelle riprese in studio e in esterni con diaframmi ridotti.
Il magasin delle lastre riceveva formati da 3¼ × 4¼ inches, le più diffuse nell’area britannica. Ogni backplate era munito di due dark slide numerate, che assicuravano la protezione dalle esposizioni accidentali. Le cerniere in ottone erano pirografate con il marchio “J.F. Shew & Co. London”, mentre i fermagli garantivano perfetta aderenza al piano focale.
Gamma di Modelli e Innovazioni
La documentazione storica, benché frammentaria, elenca diversi modelli chiave: la Eclipse Pocket Camera (1885), nota per il corpo estremamente compatto e l’uso di lamelle a molla d’acciaio; la New Model Tourist Camera (1883–1890), con un design semplificato per il mercato di massa; e infine la Featherweight Camera, caratterizzata da un corpo in legno di pino ultraleggero, pensato per spedizioni e riprese esplorative.
Il periodo 1900–1910 vide J.F. Shew sperimentare anche il focal-plane shutter, ispirato ai brevetti continentali, dedicato a formati ridotti come 1 ¼-plate (3¼ × 4¼ inches) e 1/8-plate (1 ⅞ × 3 inches). Questi modelli, benché non abbiano riscontrato un grande successo commerciale, dimostrano come l’azienda cercasse soluzioni all’avanguardia in ambito meccanico.
Aspetti Produttivi e Declino dell’Azienda
Gli stabilimenti Shew, situati nel quartiere londinese di Clerkenwell, impiegavano circa 80 operai specializzati nella lavorazione del legno, nell’assemblaggio degli otturatori e nel collaudo ottico. L’approvvigionamento delle materie prime, principalmente mogano dal Sud America e ottone inglese di alta qualità, avveniva tramite contratti pluriennali, permettendo controlli dimensionali rigidi mediante micrometri e comparatori.
La crescente concorrenza di marchi europei dotati di produzione di massa e l’avvento delle pellicole flessibili alle prime del Novecento resero obsoleti molti modelli Shew, la cui produzione artigianale non poteva competere sui costi. La vendita dell’azienda, avvenuta nel 1915 a favore di A.E. Staley & Co., e la successiva trasformazione in Staley, Shew & Co., segnarono la fine dell’epoca d’oro dello storico marchio, che cessò progressivamente l’attività intorno al 1920
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