La B&R Manufacturing Company venne fondata nel 1911 a Chicago, Illinois, da due ingegneri meccanici di origine tedesca: August Biedermann e Richard Reissmann, da cui deriva l’acronimo “B&R”. Entrambi avevano precedenti esperienze nella produzione di componentistica di precisione per il settore automobilistico e per strumentazione di misura. Il passaggio alla produzione fotografica avvenne in modo graduale ma deciso, spinto dalla crescente richiesta di componenti tecnici standardizzati destinati ai costruttori di fotocamere e ai laboratori fotografici in espansione.
In una fase in cui il mercato fotografico americano era dominato da pochi grandi nomi – in particolare Kodak – e da una pletora di piccoli costruttori artigianali, la B&R scelse un posizionamento originale: non produrre fotocamere complete, ma concentrarsi esclusivamente sulla produzione in serie di componenti meccanici e strutturali. Questo modello industriale consentì all’azienda di inserirsi nella catena produttiva di numerosi marchi americani emergenti, diventando uno dei principali fornitori di parti metalliche, chassis, giunzioni, slitte e meccanismi di scorrimento per fotocamere e ingranditori.
La sede iniziale in North Halsted Street comprendeva un’officina meccanica di 600 metri quadrati con torni a manovella, frese manuali, presse a stampo per componenti in alluminio e una piccola area per il trattamento galvanico. I primi prodotti documentati della B&R includevano cerniere per chassis in ottone brunito, supporti per otturatori centrali, guide micrometriche per ottiche da banco ottico e strutture regolabili per visori stereoscopici.
La loro forza risiedeva nella capacità di industrializzare la meccanica fine con standard costruttivi stabili, garantendo compatibilità e replicabilità su larga scala. A partire dal 1914, la B&R Manufacturing venne inserita nei cataloghi di vendita all’ingrosso rivolti a costruttori fotografici, ottici e scientifici. L’ingresso nei mercati professionali venne facilitato anche dalla provenienza tecnica dei fondatori, capaci di dialogare direttamente con progettisti e ingegneri. Questo approccio rigoroso e metodico assicurò alla B&R una base di clienti stabile, tra cui figuravano piccoli e medi costruttori come Premo, Gundlach-Manhattan, Seneca Camera Co. e Burke & James.
Espansione produttiva e innovazioni tecniche
Tra il 1920 e il 1935, la B&R Manufacturing Company conobbe una fase di espansione considerevole, grazie all’aumento della domanda di componenti intercambiabili e alla standardizzazione dei formati fotografici in tutto il territorio statunitense. La capacità di produzione passò da alcune centinaia di pezzi al mese a volumi industriali: nel 1928, si stima che l’azienda producesse più di 25.000 pezzi meccanici al mese, distribuiti tra giunti, leve, innesti filettati, chassis scorrevoli e accessori modulari per apparecchi da studio.
Una delle innovazioni tecniche più rilevanti introdotte da B&R fu il sistema “RailLock”, sviluppato nel 1927, un meccanismo autobloccante per binari a doppia guida, impiegato nei banchi ottici e nei sistemi di messa a fuoco fine per ingranditori e fotocamere da studio. Il sistema consentiva una regolazione micrometrica della posizione del piano ottico tramite una cremagliera in acciaio e un dispositivo di serraggio a camma, che evitava slittamenti accidentali anche in presenza di movimenti ripetuti.
Altro elemento distintivo fu la produzione di sistemi a piastra modulare, utili per fotocamere a soffietto e da campo, nei formati 5×7”, 8×10” e 11×14”. Tali piastre venivano realizzate in bachelite armata o alluminio anodizzato, con innesti standardizzati secondo i principali diametri filettati allora in uso (spesso da 39mm, 42mm o filettature proprietarie su richiesta). Alcuni modelli erano progettati per ospitare ottiche Compound, Compur e Ilex, con regolazioni integrate del diaframma e slot laterali per filtri in vetro.
Dal punto di vista industriale, la fabbrica fu ristrutturata nel 1932, con l’introduzione di macchine utensili motorizzate, forni per il trattamento termico degli acciai e linee di stampaggio a freddo. Questo permise alla B&R di competere con aziende europee, in particolare con la Deckel di Monaco e la Prontor di Freital, che dominavano il mercato degli otturatori. La B&R però non costruiva meccanismi otturatori completi: forniva componenti strutturali, leve, molle a spirale e telai di supporto, che venivano poi assemblati da altre aziende.
Anche nel settore dell’illuminazione fotografica la B&R fu attiva, in particolare nella produzione di bracci snodabili per flash a bulbo, slitte porta-lampade e supporti filettati per riflettori. Questi accessori furono particolarmente apprezzati dagli operatori di teatro e dagli studi di ritratto, che adottavano spesso configurazioni su misura.
Fase bellica, declino e fine attività
Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale, la B&R Manufacturing Company venne convertita quasi integralmente alla produzione bellica, sotto contratto con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. A partire dal 1942, l’azienda cominciò a fornire componenti meccanici per sistemi ottici militari, tra cui telemetri, binocoli da campo, mirini per artiglieria e strutture per fotocamere aeronautiche, impiegate in operazioni di ricognizione. In questo periodo la produzione fotografica civile venne quasi completamente sospesa.
Il dopoguerra segnò un lento ritorno alla normalità, ma il panorama industriale era radicalmente cambiato. Le fotocamere cominciarono a essere prodotte su larga scala con componenti in plastica stampata, e l’adozione crescente della pellicola 35mm ridusse drasticamente l’interesse per sistemi modulari o banchi ottici pesanti. La miniaturizzazione rese superflua molta della componentistica tradizionale in metallo.
La B&R tentò una riconversione alla fine degli anni Quaranta, introducendo una linea di accessori per fotocamere reflex, tra cui anelli adattatori, raccordi per flash a contatto caldo, e slitte multifunzione per treppiedi, ma questi prodotti erano in ritardo rispetto alla concorrenza giapponese, molto più agile e innovativa.
Nel 1954, dopo anni di calo progressivo degli ordinativi e della redditività, la B&R Manufacturing Company venne venduta a un consorzio industriale di Chicago attivo nel settore della strumentazione medica. I reparti dedicati alla produzione fotografica vennero smantellati tra il 1955 e il 1956. Alcune attrezzature vennero acquisite dalla Burke & James, che utilizzò i macchinari per continuare la produzione di fotocamere da banco fino agli anni Sessanta.
Oggi il nome “B&R” compare ancora sporadicamente nei cataloghi di antiquariato tecnico, ma l’azienda è pressoché dimenticata al grande pubblico. Rimane tuttavia un esempio paradigmatico di industria meccanica fotografica intermedia, fondamentale per comprendere la filiera costruttiva del mercato fotografico statunitense tra le due guerre mondiali.

Sono Manuela, autrice e amministratrice del sito web www.storiadellafotografia.com. La mia passione per la fotografia è nata molti anni fa, e da allora ho dedicato la mia vita professionale a esplorare e condividere la sua storia affascinante.
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