Prima del 1917, Müller & Vaucher aveva già maturato decenni di esperienza nella costruzione di strumenti di cronometria e misurazione, che trovarono naturale estensione nel settore fotografico. Fondata a Biel nel 1897 da Antoine Müller (1861–1930) e Alcide Vaucher (1860–1924) come manifattura di orologi tascabili, l’azienda registrò in breve un buon ritorno economico e, a partire dal 1915, diversificò verso l’accessorio fotografico con il Photometer M & V, aprendo la strada alla realizzazione del primo timer meccanico per fotocamere. Il brevetto per un “selbstätiger Verschlussauslöser” fu depositato il 14 settembre 1916, preludio alla messa in commercio, nel febbraio 1917, del primo Photoclip: un dispositivo rotondo da 41 mm di diametro, equipaggiato con un movimento di precisione a molla, capace di innescare il otturatore attraverso un cavo di scatto esterno.
Fondazione e primi anni (1897–1916)
La decisione di Antoine Müller e Alcide Vaucher di costituire una fabbrica d’orologeria a Biel, città da sempre legata alla produzione di precisione, fu motivata dalla presenza di una manodopera altamente qualificata e da una cultura industriale votata alla cura dei dettagli tecnici. Il nome Müller & Vaucher (marchi MV, VM, Recta) si impose rapidamente nel mercato elvetico degli orologi tascabili, tanto che già dopo cinque anni venne ampliato l’edificio originario sul fiume Suze per ospitare nuove attività produttive.
La prima diversificazione avvenne nel 1914 con la produzione di compassi di alta precisione, seguita l’anno successivo dal lancio del Photometer M & V, un esposimetro meccanico alloggiato in cassa di orologio, che unì la competenza dell’azienda nel campo dei movimenti alle esigenze emergenti dei fotografi. Il 14 settembre 1916 fu presentato il brevetto del primo “selbstätigen Verschlussauslöser”, un dispositivo che, una volta caricato, espandeva una barra metallica per azionare il meccanismo di scatto di una fotocamera tramite un filo di comando, offrendo una risposta rapida e affidabile anche per pose prolungate .
La stessa fase di ricerca sperimentale si caratterizzò per l’adattamento di soluzioni tratte dall’orologeria, quali la presenza di un meccanismo a orologeria con regolazione tramite vite milimetrica e la costruzione di un involucro tondo, paragonabile a una piccola cassa da tasca. Sul finire del 1916 la ragione sociale fu ufficialmente modificata in Fabrique d’Horlogerie Recta S.A., sebbene il marchio M&V rimanesse in uso per gli accessori fotografici fino alla metà degli anni Trenta.
l primo Photoclip e l’affermazione sul mercato (1917–1925)
All’inizio del 1917 la Recta immetteva sul mercato il Photoclip originale, un timer meccanico di precisione con diametro di 41 mm, capace di attivare l’otturatore a distanza con estrema cura costruttiva e garantito da un movimento svizzero a molla. La presentazione coincise con l’ottenimento del brevetto federale il 16 febbraio 1917, mentre la produzione di serie beneficiò dei reparti orologieri consolidati a Biel, dove presse, torni e impianti per la fabbricazione dei componenti assicuravano tolleranze al centesimo di millimetro.
Il Photoclip riscosse subito interesse sia in Svizzera sia all’estero, tanto che già nel 1917 i cataloghi specialistici tedeschi registrarono la presenza dell’accessorio. Malgrado una disputa brevettuale con un concorrente tedesco (Effwee-Autoknips), il prodotto si distinse per l’affidabilità del movimento e per la facilità d’uso, caratteristiche enfatizzate nei depliant ricchi di illustrazioni. Il formato compatto e la costruzione circolare facevano del Photoclip un complemento immediatamente riconoscibile, tanto da diventare simbolo della precisione elvetica applicata alla fotografia.
Nel 1922 furono introdotti due nuovi modelli: il Photoclip B, un timer regolabile fino a 20 s con scala graduata AF/RS per accelerare o rallentare la velocità di scorrimento, e il Photoclip A, revisionato nei materiali con una cassa in Neusilber (lega di rame, nichel e zinco) e ridotto a 32 mm di diametro, studiato per una presa più confortevole e una maggiore resistenza alla corrosione. Su alcuni esemplari d’epoca è possibile ancora leggere la sigla “M&V Depose Swiss” sulla parte posteriore, a testimonianza dello status di dispositivo brevettato e della manifattura di provenienza .
Evoluzione tecnica e modelli successivi (1926–1941)
Negli anni Trenta la domanda di timer esterni iniziò a calare, mentre cresceva il bisogno di soluzioni per il montaggio diretto sul corpo macchina. Nel 1936 comparve il Photoclip Direct, realizzato in più versioni (Standard, Rollei, Leica), capace di avvitarsi direttamente al dispositivo di scatto senza cavi intermedi, grazie a innesti specifici per i tipi di vite Compur e per gli attacchi M 39 delle Leica.
La Recta ampliò la gamma con il Photoclip C (1949), concepito come timer di 60 s per le fotocamere Polaroid Land, completo di scala di sviluppo incisa sulla slitta movimentata, e con il Photoclip D (1950), versione dedicata ancora a Rollei e Leica, in cui la differenziazione si limitava alle marcature sulla superficie esterna. Questi modelli sfruttavano il medesimo meccanismo a molla di base, opportunamente adattato per garantire una sincronizzazione ottimale dell’otturatore anche su macchine con sistemi di scatto differenti.
Nel 1941 la Recta si affermò anche per la produzione del DP Model, un compasso “Swiss Army” in uso ancora oggi presso varie forze armate; la competenza maturata nel settore militare confermò la capacità dell’azienda di applicare soluzioni meccaniche di precisione a contesti estremi. Un aspetto chiave del successo tecnico dei Photoclip risiedeva nel mantenimento di tolleranze critiche, come la regolazione fine dell’azionamento tramite vite A F/R S e l’uso di molle calibrate singolarmente, elementi ereditati dalla tradizione orologiera.
Declino e acquisizioni (1941–1963)
La lunga storia della fabbricazione degli accessori per fotocamera si concluse all’inizio degli anni Sessanta, quando l’acquisizione di Recta da parte di Bulova Corporation, avvenuta nel 1963, determinò la progressiva externalizzazione della produzione di Selbstauslöser. La cessione ai nuovi proprietari comportò la chiusura dello stabilimento di Biel nel 1963, sebbene le attività di creazione di compassi e strumenti di misura fossero mantenute fino al 1996, quando furono trasferite a Suunto in Finlandia .
Con la diffusione delle fotocamere automatiche dotate di timer elettronico, la domanda di meccanismi a molla declinò ulteriormente, rendendo obsoleti i Photoclip e portando alla definitiva chiusura della linea nel 1963 e alla cancellazione del marchio M&V/Recta nel settore fotografico. Gli esemplari superstiti, spesso caratterizzati dalla robusta cassa in Neusilber e dal quadrante con scala graduata, sono oggi ricercati come reperti di precisione, testimoni di un’epoca in cui l’orologeria svizzera dettava gli standard anche nella fotografia.

Sono Manuela, autrice e amministratrice del sito web www.storiadellafotografia.com. La mia passione per la fotografia è nata molti anni fa, e da allora ho dedicato la mia vita professionale a esplorare e condividere la sua storia affascinante.
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