La BACO Accessories Co., acronimo di “Brooklyn Accessory Company”, fu fondata a Brooklyn (New York) nel 1906 da Charles T. Banning, ingegnere meccanico con un passato nella progettazione di componenti per strumenti ottici e fonografici. L’azienda nacque in un momento di profonda trasformazione del settore fotografico statunitense, nel passaggio dal dominio della fotografia in studio al consolidarsi della fotografia amatoriale portatile, resa possibile dalla crescente diffusione delle fotocamere Kodak a rullino.
Mentre la Eastman Kodak e altre grandi aziende si concentravano sulla produzione di apparecchi fotografici completi e pellicole, BACO scelse fin dall’inizio una strategia industriale complementare, specializzandosi nella produzione di accessori tecnici per fotografi, sia dilettanti sia professionisti. Tra i primi prodotti figuravano visori ottici portatili, custodie in legno e cuoio, basi girevoli, filtri polarizzatori a incastro, e soffietti adattabili. Questa nicchia di mercato si dimostrò fertile: molte delle fotocamere vendute all’epoca non includevano equipaggiamento secondario, che doveva essere acquistato separatamente.
La BACO operava con una logica semi-industriale: la sede principale, in un’officina al civico 127 di Atlantic Avenue a Brooklyn, ospitava le linee di montaggio, mentre le forniture di materie prime provenivano da piccole fonderie e pelletterie del New Jersey e da tornerie del Bronx. Il primo catalogo a stampa, datato 1908, offriva già oltre quaranta articoli diversi. Ogni prodotto riportava la dicitura “BACO Co. – Brooklyn NY”, marchio che divenne sinonimo di accessori ben costruiti, robusti e tecnicamente innovativi.
Già nel 1912, la ditta contava una quindicina di dipendenti stabili e produceva circa 300 accessori al mese, distribuiti in tutto il nord-est degli Stati Uniti attraverso una rete di agenti. Tra i clienti più importanti vi furono i magazzini Sears, Roebuck & Co., che per un certo periodo rivendettero prodotti BACO sotto la propria etichetta, e diversi fornitori specializzati della costa ovest, in particolare a San Francisco e Portland.
Sviluppo e diversificazione tra gli anni Venti e Trenta
Negli anni successivi alla Prima guerra mondiale, la BACO Accessories Co. visse una fase di forte crescita, favorita dalla espansione del mercato fotografico domestico e dall’esplosione della fotografia turistica. A partire dal 1920, con l’aumento delle vendite di apparecchi portatili come le Kodak Vest Pocket e le Autographic, si fece urgente la necessità di strumenti leggeri, compatibili, e facilmente trasportabili. La risposta di BACO fu duplice: riduzione del peso dei materiali e aumento della compatibilità con le principali fotocamere del mercato.
Vennero introdotti nuovi materiali compositi, come l’alluminio anodizzato, che sostituì progressivamente l’ottone in alcune linee di filtri e raccordi. I cavalletti vennero alleggeriti mediante l’uso di gambe telescopiche in acciaio armonico, con giunti pieghevoli progettati per resistere agli urti. Le custodie si diversificarono: dal classico cuoio pesante si passò a rivestimenti in fibra vulcanizzata, più resistenti all’umidità e meno costosi da produrre.
Una delle innovazioni più apprezzate fu il “BACO Universal Shading Hood”, una visiera modulare per mirini e obiettivi che migliorava la leggibilità dell’immagine in esterni. Questo accessorio, introdotto nel 1926, venne adottato anche da reparti militari e da spedizioni scientifiche, come testimoniato da diverse fotografie d’archivio delle missioni della National Geographic Society.
Durante gli anni Venti, BACO strinse una partnership con la Ansco Company, con cui collaborò nello sviluppo di filtri ottici e adattatori per lastre. La collaborazione non prevedeva una fusione né una produzione congiunta, ma comportava l’uso reciproco di brevetti e standard di montaggio. Questo accordo permise a BACO di estendere il proprio mercato anche in Canada e in Sud America, aree dove Ansco era ben radicata.
Nel 1929, alla vigilia della Grande Depressione, BACO registrava vendite stimate per oltre 80.000 dollari annui, una cifra ragguardevole per un’azienda che operava esclusivamente nel settore degli accessori. Nonostante la crisi economica colpisse duramente l’industria fotografica, la ditta riuscì a mantenersi attiva, riducendo temporaneamente la produzione e diversificando con linee minori, come occhiali da osservazione, borse da viaggio per materiali sensibili e componenti per lanterne da proiezione.
Riorganizzazione aziendale e declino progressivo
Dopo il 1933, la BACO Accessories Co. venne ristrutturata in forma di società a capitale condiviso, pur mantenendo il nome originale e la sede a Brooklyn. Charles T. Banning, già prossimo alla pensione, cedette la direzione operativa al figlio Wallace B. Banning, il quale tentò di modernizzare l’azienda adeguandosi ai cambiamenti tecnologici della fotografia a pellicola e alle esigenze dei nuovi formati. Questa fase coincise con l’arrivo sul mercato delle 35mm e delle fotocamere compatte tedesche, come la Leica II, che modificarono radicalmente le abitudini fotografiche.
BACO introdusse una serie di accessori specifici per questi nuovi modelli: custodie sagomate, impugnature ergonomiche, slitte porta-flash e mascherine per mirini ottici. Tuttavia, la concorrenza dei produttori europei – spesso meglio attrezzati e con logiche industriali più moderne – iniziò a erodere quote di mercato. Le fotocamere tedesche e giapponesi, sempre più diffuse, integravano spesso in modo nativo quegli accessori che BACO era abituata a produrre come elementi indipendenti.
Negli anni Quaranta, l’azienda mantenne una certa stabilità grazie a contratti con enti governativi durante la Seconda guerra mondiale. BACO forniva componenti di precisione per apparecchi ottici militari, adattandosi temporaneamente a una produzione di tipo bellico. Finita la guerra, però, il ritorno al mercato civile non fu privo di ostacoli. L’evoluzione rapida delle tecnologie fotografiche, la diffusione delle fotocamere economiche in plastica e la crescita di colossi come Kodak, Agfa e Canon, misero ulteriormente in crisi la posizione dell’azienda.
Nel 1951 venne chiusa la storica sede di Atlantic Avenue, sostituita da un piccolo laboratorio a Yonkers, dove si continuarono a produrre alcuni accessori su ordinazione per fotografi professionisti, in tirature molto ridotte. Wallace B. Banning si ritirò dalla direzione nel 1957. Da quel momento BACO smise di operare come entità produttiva indipendente, pur continuando per alcuni anni come marchio residuale per accessori prodotti da terzi, spesso importati e rimarchiati.
Non esistono atti formali di cessazione, ma le ultime apparizioni del nome “BACO Accessories Co.” in cataloghi specializzati risalgono al 1963, anno in cui un piccolo stock di filtri fotografici venne venduto al dettaglio da un rivenditore di Albany. Dopo tale data, il marchio scompare definitivamente dal panorama commerciale.

Sono Manuela, autrice e amministratrice del sito web www.storiadellafotografia.com. La mia passione per la fotografia è nata molti anni fa, e da allora ho dedicato la mia vita professionale a esplorare e condividere la sua storia affascinante.
Con una solida formazione accademica in storia dell’arte, ho sviluppato una profonda comprensione delle intersezioni tra fotografia, cultura e società. Credo fermamente che la fotografia non sia solo una forma d’arte, ma anche un potente strumento di comunicazione e un prezioso archivio della nostra memoria collettiva.
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