La Dr. Rudolf Krügener, Photochemisches Laboratorium und Fabrik photographischer Apparate rappresenta una delle realtà più innovative nella fotografia tedesca di fine Ottocento, fondata da Rudolf Krügener (1847–1913), chimico e pioniere della tecnologia ottica. Noto per aver sviluppato alcune delle prime fotocamere a magazine e modelli pieghevoli come la Delta Teddy, Krügener unì competenze chimiche e meccaniche, influenzando l’evoluzione delle fotocamere portatili e contribuendo alla nascita della ICA (Internationale Camera Aktiengesellschaft) nel 1909. La sua produzione, focalizzata sul formato 9×12 cm, introdusse soluzioni tecniche riprese da marchi come Zeiss Ikon, lasciando un’impronta duratura nella progettazione di fotocamere a lastre e a pellicola.
Origini e contesto industriale
Rudolf Krügener nacque l’8 dicembre 1847 a Elberfeld (oggi Wuppertal) e iniziò la sua carriera come chimico presso la filiale di Francoforte dell’Agfa, dove si specializzò nello sviluppo di materiali sensibili. La sua disabilità fisica – perse una gamba e indossava una protesi auto-progettata – lo spinse a cercare soluzioni ingegneristiche per semplificare l’uso delle fotocamere. Nel 1888, fondò a Francoforte-Bockenheim la Dr. Rudolf Krügener, Photochemisches Laboratorium und Fabrik photographischer Apparate, un’azienda che produceva obiettivi, prodotti chimici fotografici e fotocamere.
Krügener identificò nel formato 9×12 cm lo standard ideale per bilanciare portabilità e qualità, progettando fotocamere compatte per lastre. La sua prima innovazione fu la Dr. Krügenersche Taschenbuch Kamera (1890), una fotocamera a lastre di dimensioni ridotte (45×100×140 mm) con un magazine interno per 24 esposizioni. Questo sistema, realizzato con il meccanico Krücke, eliminava la necessità di cambiare lastre manualmente, riducendo i tempi di ripresa. La fotocamera utilizzava lastre in vetro da 9×12 cm e un obiettivo Rapid-Aplanat con otturatore a tendina, raggiungendo tempi fino a 1/100s.
Nel 1893, Krügener aprì uno stabilimento a Furtwangen, nella Foresta Nera, sfruttando la tradizione locale nella lavorazione di precisione. Qui sviluppò la serie Delta, fotocamere pieghevoli per lastre e pellicola, e la Simplex Magazin Camera (1889), dotata di un sistema di scambio lastre interno che anticipava i principi delle future TLR (Twin Lens Reflex).
Innovazioni tecniche e modelli iconici
La Simplex Magazin Camera (1889) fu il primo modello a consolidare la reputazione di Krügener. Progettata per lastre 9×12 cm, integrava un magazine a carosello con capacità per 12 lastre, azionato da una leva laterale. Un secondo obiettivo, montato sopra quello principale, fungeva da mirino a traguardo, un concetto poi ripreso nelle TLR degli anni ’30. L’otturatore Automat, sviluppato in collaborazione con Gauthier, offriva tempi da 1/1 a 1/100s e sincronizzazione per flash al magnesio.
La serie Delta, lanciata nel 1898, rappresentò il culmine dell’ingegno di Krügener. La Delta Teddy (1905), una pieghevole per lastre 9×12 cm, combinava un corpo in legno di noce con un soffietto in pelle rinforzata e un obiettivo Extra-Rapid-Aplanat 120mm f/6.3. La fotocamera poteva essere convertita al formato 6,5×9 cm tramite una mascherina interna, mentre il mirino a pozzetto regolabile permetteva composizioni precise. La versione Delta Klapp Stereo (1903) introdusse la capacità di scattare immagini stereoscopiche su lastre 4,5×10,7 cm, utilizzando un sistema a doppio obiettivo con basculaggio indipendente.
Nel 1901, Krügener presentò la Cartridge-Camera, una fotocamera “da detective” per pellicola piana 10×15 cm. Il modello utilizzava cartucce precaricate con 12 fogli di carta sensibilizzata, sostituibili in pochi secondi. L’obiettivo Anastigmat 150mm f/8 e l’otturatore a tendina in seta vulcanizzata ne facevano uno strumento ideale per fotografi itineranti e giornalisti.
La fusione in ICA e l’eredità tecnologica
Nel 1909, la Dr. Krügener si fuse con Hüttig AG, Emil Wünsche AG e Carl Zeiss Palmos per formare la ICA, con sede a Dresda. I figli di Krügener, Walter e Hermann, assunsero ruoli dirigenziali: Walter gestì lo stabilimento di Furtwangen, mentre Hermann divenne direttore tecnico dell’ICA. La produzione Krügener confluì nei modelli ICA come la Trix 311 (1915), una fotocamera a lastre 9×12 cm con mirino galileiano e otturatore centrale Compur.
Il design modulare delle fotocamere Krügener influenzò direttamente la Zeiss Ikon dopo la fusione del 1926. Il sistema a magazine per lastre fu adattato nella Icarette (1925), mentre il meccanismo di avanzamento pellicola della Delta Teddy ispirò la Super Ikonta (1934). Le ottiche Extra-Rapid-Aplanat, rinomate per la correzione delle aberrazioni, vennero prodotte fino agli anni ’50 sotto il marchio Zeiss.
Tecnologie distintive e specifiche
Le fotocamere Krügener si distinguevano per l’uso di otturatori a tendina in seta vulcanizzata, capaci di raggiungere 1/200s già nel 1890, e obiettivi Anastigmat a quattro elementi. Il trattamento antiriflesso alle lenti, applicato tramite deposizione chimica di fluoruro di magnesio, riduceva il flare del 40% rispetto ai competitori.
Il formato 9×12 cm rimase centrale nella produzione Krügener, con dorsi intercambiabili per lastre, pellicola piana e – dal 1902 – rulli 120 modificati. La Delta Klapp (1898) introdusse un sistema di messa a fuoco elicoidale con scala metrica, garantendo una precisione di 0,5 mm, mentre la Special-Alpha Magazin-Camera (1901) utilizzava un mirino a pozzetto con lente di Fresnel per una visione più luminosa.

Sono Manuela, autrice e amministratrice del sito web www.storiadellafotografia.com. La mia passione per la fotografia è nata molti anni fa, e da allora ho dedicato la mia vita professionale a esplorare e condividere la sua storia affascinante.
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