La ditta W.W. Rouch & Co. ha le sue origini in una partnership fondata nel 1852 a Londra da Henry Burfield e William White Rouch. Inizialmente nota come Burfield & Rouch, l’azienda operava al civico 180 di Strand (angolo Norfolk Street) a Londra, fornendo strumenti per la chimica e per il settore ottico. Dopo un accordo formale del 1856 i due soci divisero a metà avviamento e scorte di magazzino. Rouch, che si era dedicato all’innovazione tecnica, brevettò già nel 1858 una tenda fotografica portatile trasportabile in apposita custodia. Nel 1859 la società introdusse una nuova struttura di tenda e una fotocamera pieghevole da studio, progettata per montare una tenda leggera da inserire nel corpo macchina per lavori in esterni.
Alla fine del 1859 la partnership Burfield & Rouch si sciolse ufficialmente per ragioni non rese note. Successivamente Rouch intraprese un contenzioso legale con Burfield relativo al contratto d’affitto dell’immobile, ottenendo che la metà del contratto venisse riassegnata al suo nome. Nel 1863 Rouch mutò la ragione sociale in W.W. Rouch & Co., assumendo il pieno controllo dell’attività fotografica. In questo periodo l’azienda ampliò la produzione, brevettando nuovi accessori e fotocamere tascabili o da studio, ma continuò a mantenere un’impronta artigianale, con corpi in legno e otturatori incorporati.
Alla fine del XIX secolo l’azienda rimase in famiglia: nel 1888 Samuel W. Rouch (fratello di William) brevettò la famosa fotocamera Eureka (detective), mentre nel 1894 la sede si trasferì al 161 di Strand, sempre nel centro di Londra. Dopo la morte di Samuel W. Rouch nel 1898, il figlio di William, W.A. Rouch, rilevò l’azienda. Nel complesso, W.W. Rouch & Co. operò principalmente tra la seconda metà dell’Ottocento e il primo Novecento, specializzandosi in apparecchi fotografici di alta qualità e in accessori brevettati. Il primario fondatore William White Rouch ebbe un ruolo centrale nella progettazione dei primi prodotti e nel guidare la ditta durante la sua espansione.
Fotocamere e prodotti principali
Il catalogo di W.W. Rouch & Co. comprendeva vari modelli di fotocamere da viaggio, di studio e speciali, con un’attenzione particolare alla portabilità e alla novità costruttiva. Alcuni apparecchi erano studiati per il fotografo paesaggista o “turista”, offrendo leggerezza e compattezza. Ad esempio, la New Patent Portable Camera (circa 1884) era pubblicizzata come la più leggera e pratica per lavori sul campo. Realizzata in legno di mogano stagionato con finiture in ottone, era fornita con un obiettivo Ross (chiamato “Ross view and group lens” per paesaggio). Questo modello era disponibile in diversi formati, dal quarter plate (4¼ × 3¼ pollici) al whole plate (8½ × 6½), e dimostrava l’orientamento dell’azienda a soddisfare fotografi viaggiatori offrendo soluzioni leggere ma di buona qualità ottica. In generale, W.W. Rouch & Co. impiegava materiali pregiati e tecniche curate nella realizzazione delle casse macchina: i corpi erano in mogano lucidato con giunzioni a coda di rondine, dotati di piani mobili a soffietto e placche in ottone.
Tra i prodotti di punta di Rouch spicca la Pocket Rouch Camera, una piccola fotocamera a soffietto pensata per ritratti su lastre di vetro formato 3¼ × 4¼ pollici (quarter plate). Questa macchina, prodotta verso la fine degli anni ’70 dell’Ottocento, presentava un soffietto in pelle quadrata di colore porpora e un tubolare in ottone con lente Dallmeyer da 4½ pollici. Il telaio in mogano lucidato e la semplice estensione unica la rendevano particolarmente compatta; l’innesto dell’otturatore e i comandi a volantino sui lati consentivano la messa a fuoco tramite cremagliera e pignone sul piano posteriore. Tale Pocket Camera è ben visibile nella foto sottostante: un piccolo corpo in mogano con lente a tubo e soffietto estraibile, capace di scatti su lastre 3¼×4¼″.
Un altro segmento importante furono le fotocamere detective (per indagini o usi discreti). Il modello di punta in questo campo fu la Eureka Detective Camera, brevettata nel 1887 da Samuel Rouch. Questa fotocamera a scatto rapido era costruita in mogano pregiato con accessori in ottone e incorporava un vano porta-lastÂre a caricamento rapido per 12 lastre quarter plate, oltre a un sacchetto per cambiare le lastre in piena luce. Montava un obiettivo Rouch a doppietto con diaframmi intercambiabili (Waterhouse stops) e un otturatore a tendina a lamelle situato dietro la lente. Il design prevedeva un retro a cambio rapido Eureka con sacchetto esterno e un otturatore di tipo roller blind. In sintesi, la Eureka Detective era una sofisticata macchina a scatola per 12 pose, con finiture eleganti e meccanismi avanzati di caricamento e scatto.
Oltre all’Eureka, la gamma detective comprendeva anche la Patent Detective Camera (c. 1885), un apparecchio simile concepito per fare una singola posa per volta. Come evidenzia il catalogo d’asta Leitz, la Patent Detective presentava un corpo in legno di mogano lucidato, senza mirini a pozzetto, ed era dotata di un otturatore piano-focale azionabile a chiavetta e di un obiettivo in ottone. Questo tipo di fotocamera, meno accessoriata della Eureka, consentiva comunque riprese rapide (istanti) grazie al complesso otturatore. Nella foto sottostante si vede un esemplare di Patent Detective smontato, con custodia e lastrine di ricambio: il caratteristico foro rotondo nel corpo in mogano ospita il gruppo ottico e otturatore a tendina.
Tra gli altri modelli si ricorda la Patent Portable Stereo Camera (stereoscopica portatile) e la Sliding Box Stereo Camera (modello a vaschetta scorrevole) derivata dall’attività Burfield & Rouch. Infine, il catalogo includeva modelli come la Excelsior Hand Camera (c. 1893), una macchina tascabile progettata per portare due obiettivi di focale diversa in un corpo compatto. L’Excelsior era equipaggiata con un retro cambio rapido Eureka, un otturatore sia tempo che istantaneo, doppio innesto frontale graduabile e mirini brillanti, offrendo flessibilità per grandangoli e normali. Era disponibile in due formati (quarter e 5×4 pollici) e venduta con una coppia di ottiche, combinando versatilità e meccanica avanzata in un corpo relativamente piccolo.
In sintesi, W.W. Rouch & Co. produsse una gamma articolata di fotocamere in legno, rivolte sia a professionisti (studiosi, detective) sia a fotoamatori viaggiatori: dalle compatte Pocket Rouch alle sofisticate Eureka Detective, passando per modelli portatili e persino stereoscopici. La cura dei materiali e l’innovazione meccanica erano un filo conduttore in tutti i suoi prodotti.
Innovazioni tecniche e costruttive
Le fotocamere Rouch si distinguevano per soluzioni tecniche avanzate e materiali di pregio. Materiali costruttivi: i corpi macchina erano generalmente realizzati in mogano stagionato lucidato, con giunzioni a coda di rondine molto robuste. I soffietti erano in pelle (a volte di colore porpora) tagliati con precisione, e l’hardware (cerniere, bossoli, piani di appoggio) era in ottone lucidato. Questo conferiva alle macchine Rouch un aspetto elegante e robusto. Ad esempio, l’Eureka Detective è descritta come “constructed of mahogany, highly polished, with brass hardware”, sottolineando la finitura curata. Il Patent Portable (1884) pure veniva descritto come fatto di “seasoned mahogany with brass hardware fittings”.
Otturatori: Rouch integrò diversi tipi di otturatori nei suoi modelli. Molti apparecchi portatili avevano l’otturatore a tendina a lamelle rotanti posizionato dietro l’obiettivo, che consentiva tempi di esposizione rapidi (“instantaneous”). La Eureka Detective adottava proprio un “roller blind shutter” dietro la lente. Altri modelli, come la Patent Detective Camera (1885), utilizzavano un sofisticato otturatore piano-focale a tendina con riavvolgimento a chiavetta. Anche le macchine da studio più grandi a soffietto spesso montavano otturatori a lastra (flap) o a compensazione, benché documentazione specifica sia scarsa. In generale, Rouch offriva la possibilità di esporre “time” (tempo) o “instantaneous” grazie a questi otturatori di fabbricazione specializzata.
Formati e retro cambiabile: Rouch produsse apparecchi in vari formati, dal quarter plate 4ÂĽĂ—3¼″ al whole plate 8½×6½″. Le fotocamere detective di tipo Eureka avevano magazzini interni per 12 lastre quarter plate, con retro a carica rapida brevettato (il Eureka changing back) e sacchetto “daylight-loading” per cambiare le lastre alla luce. L’uso di un retro intercambiabile consentiva di preparare piĂą lastre in anticipo, un’innovazione rilevante all’epoca. Altri modelli montavano vassoi porta-lastÂra standard o doppi caricatori scorrevoli. Le specifiche dei formati evidenziano come Rouch volesse coprire varie esigenze professionali: da camere tascabili pocket a teleobiettivi da studio fino alle grandi field cameras in mogano.
Qualità ottica: L’azienda utilizzava obiettivi di qualità su misura. Spesso venivano montati obiettivi Rouch in ottone con doppietto acromatico e diaframmi intercambiabili. Il Patent Portable del 1884 veniva venduto con un “Ross view and group lens”, dimostrando la collaborazione con il prestigioso ottico londinese Ross. Anche la Pocket Rouch esaminata riportava sul tubo anteriore un obiettivo Dallmeyer da 4½″. In generale si ricorreva a ottiche di marca (Ross, Dallmeyer, Simpson, ecc.) per garantire resa ottica elevata. I diaframmi erano spesso di tipo Waterhouse integrati, come nel caso della lente citata nel portatile Rouch.
Altri dispositivi: Le fotocamere portatili Rouch spesso integravano meccanismi di inclinazione o spostamento dei piani, anche se la maggior parte rimaneva tradizionale. L’Excelsior Hand Camera del 1893 per esempio consentiva di montare due obiettivi (grandangolo e normale) e disponeva di un “swing-back” opzionale oltre ai mirini brillanti. La messa a fuoco era in genere ottenuta con cremagliera (rack and pinion) sul piano anteriore o posteriore, assicurando precisione di registro. Molte macchine avevano piedini di sostegno telescopici o scorrevano su guide in ottone. La cura costruttiva complessiva era elevata: ogni apparecchio rifletteva la competenza dei costruttori nella progettazione meccanica.
In sintesi, le innovazioni tecniche di W.W. Rouch & Co. includevano l’uso di legno di mogano di qualità , componenti in ottone, otturatori avanzati (a tendina e piano-focale), retro caricabuste “Eureka” e possibilità di formati multipli. Queste caratteristiche posero le fotocamere Rouch tra i prodotti di alta gamma del periodo, impiegati da fotografi professionisti e appassionati esigenti.
Posizionamento nel mercato fotografico e collaborazioni tecniche
Nel panorama britannico dell’epoca Vittoriana, W.W. Rouch & Co. occupava una nicchia di mercato dedicata a fotocamere specialistiche di qualità artigianale. Pur operando a Londra, la casa Rouch rimase piuttosto piccola rispetto ai colossi emergenti come Eastman Kodak (che introdusse la pellicola flessibile) o Thornton-Pickard (macchine a soffietto di largo consumo). Tuttavia, i prodotti Rouch erano riconosciuti per le soluzioni tecniche sofisticate e i materiali pregiati. Il fatto che utilizzassero obiettivi Ross e Dallmeyer – tra i più rinomati ottici londinesi – dimostra i rapporti stretti con i principali fornitori ottici. Ad esempio, la New Patent Portable Camera veniva fornita con lente Ross da paesaggio, mentre esemplari di Pocket Rouch montavano spesso un obiettivo Dallmeyer. Ciò indica che Rouch collaborava con i migliori costruttori di lenti dell’epoca, integrando componentistica di pregio nei propri apparecchi.
Analogamente, per gli otturatori Rouch si appoggiava a fabbricanti specializzati. Se in alcuni casi (Eureka) l’otturatore era integrato nel gruppo ottico Rouch, in altri (Patent Detective) veniva adottato un sofisticato otturatore piano-focale probabilmente fornito da aziende come Walker & Son o simili. Le aste fotografiche moderne mostrano come molti corpi macchina Rouch presentino otturatori a tamburo o a lamelle di costruttori terzi. Questo riflette la prassi comune del tempo di appoggiarsi a fornitori dedicati per meccanismi critici.
Dal punto di vista commerciale, W.W. Rouch operava prevalentemente nel segmento professionale e di nicchia. Non esistono dati precisi sugli anni finali di attività , ma si sa che era presente su riviste del settore britannico fino ai primi decenni del Novecento. Le pubblicità coeve enfatizzavano la precisione costruttiva e la polished mahogany dei prodotti, adatta a fotografi esigenti. A differenza dei grandi produttori, Rouch non sviluppò una vasta rete di vendita internazionale, ma il suo contributo tecnico fu riconosciuto da collezionisti e storici della fotografia.
In conclusione (nel senso storico), W.W. Rouch & Co. si inserì nel fiorente mercato fotografico britannico dell’Ottocento instaurando collaborazioni tecniche con i migliori artigiani del settore ottico e meccanico. Pur restando un costruttore relativamente piccolo, la ditta lasciò traccia nella storia della fotografia attraverso brevetti originali (come quello della tenda portatile o del magazzino Eureka) e un catalogo di apparecchi ingegnosi che sfruttavano competenze e componenti di alto livello.