American Northern Photo Supply emerge nei primi anni del Novecento nel contesto della produzione e diffusione di strumenti fotografici professionali. Il nome appare associato alla commercializzazione di innovazioni dedicate ai fotografi amatoriali e professionali in una fase evolutiva importante dell’oggetto macchina fotografica. Sebbene i dati sul fondatore non siano ampiamente documentati nelle fonti correnti, l’azienda diviene nota per la produzione di uno dei primi esempi di fotocamera panoramica a roll-film: la Bell Panorama Camera, fabbricata intorno al 1912 e distribuita proprio da American Northern Photo Supply.
La disponibilità di roll-film come il formato #122, lanciato da Kodak nel 1903, ha rivoluzionato il mercato: abbandonando le lastre rigide per il supporto flessibile, facilita l’utilizzo domestico e professionale. American Northern Photo Supply capitalizza su questa innovazione, offrendo prodotti di nicchia con tecnologie avanzate, come la già citata Bell Panorama Camera, che consente la fotografia panoramica senza ricorrere a complicati meccanismi rotanti o a schermi curvi.
Negli anni precedenti il 1912, l’azienda sembra aver operato principalmente come distributore per macchine fotografiche e componenti, probabilmente importando pezzi da altri produttori o commissionandone la costruzione. I materiali disponibili indicano una scelta mirata verso apparecchi d’avanguardia, in grado di soddisfare una domanda crescente di immagini grandangolari, sia amatoriali che commerciali.
Il contesto storico comprende una diffusione più ampia della fotografia professionale e amatoriale, influenzata dalle innovazioni di Eastman (Kodak) e dalla disponibilità di film più sensibili e facili da sviluppare. Le agenzie fotografiche e i fotografi di reportage cercano strumenti più versatili, capaci di offrire formati insoliti senza costi eccessivi. American Northern Photo Supply intuisce questa tendenza e promuove una linea di prodotti specializzati a uso innovativo.
La scelta di proporre non solo macchine standard ma anche modelli specializzati, come le panoramiche con controllo diretto del formato, indica una strategia imprenditoriale raffinata, focalizzata sull’offerta di funzionalità avanzate dentro un prezzo accessibile (la Bell costava circa 35 USD nel 1911) .
Manca ancora un quadro biografico del fondatore o dei principali responsabili tecnici, ma il ruolo dell’azienda nella diffusione della fotografia panoramica su roll-film è chiaro. Il legame con l’inventore Isaac A. Bell e i suoi brevetti – tre concessi nel 1908 e 1911 – suggerisce una collaborazione stretta o una licenza tra l’autore del progetto e American Northern Photo Supply per la produzione e distribuzione dell’apparecchio.
In questo scenario, American Northern Photo Supply riveste una funzione di ponte tra l’inventore (Bell) e il mercato, svolgendo un ruolo di via di trasmissione tecnologica. Le loro macchine, realizzate in legno, cuoio e ottiche avanzate, permettono agli utenti di accedere a soluzioni fotografiche complesse senza la necessità di padronanza tecnica straordinaria: design ergonomico, facilità d’uso, doppio formato, controllo diretto del diaframma e tempi di esposizione, senza dover passare dall’uso di schermi panoramici rotanti.
Bell Panorama Camera e innovazione tecnologica: tecniche, meccanismi e ricezione
La Bell Panorama Camera, prodotta dall’American Northern Photo Supply a partire dal 1912, è un esempio emblematico di innovazione tecnica nella fotografia panoramica su roll-film. Progettata da Isaac A. Bell, essa rappresenta una svolta nel design di macchine fotografiche panoramiche, grazie a un meccanismo che elimina la rotazione di obiettivi o corpi macchina e l’uso di schermi curvi.
Tecnicamente, la fotocamera adotta un piano focale dritto anziché curvo, seguendo un brevetto risalente al 1908 seguito da aggiornamenti nel 1911. Il corpo in legno d’acero o acero lucidato, rifinito in cuoio, ospita un otturatore Wollensak multi-speed con controllo pneumatico per esposizioni lunghe, collegato a un obiettivo ultra-grandangolare di circa 6 ¾″ (≈ 171 mm) a diaframma f/11 e con possibilità di stop-down fino a f/64.
La fotocamera utilizza rotelline interne che permettono di scegliere tra due formati: panoramico (3.5″ × 11″) o postcard standard (3.5″ × 5.5″). Le levette ruotano pannelli di velluto interno, rendendo versatile l’uso della stessa pellicola per formati differenti, con numeri di fotogramma indicati su finestrelle a rubino .
Il funzionamento richiede un cavalletto, soprattutto in modalità panoramica con diaframmi ristretti (f/45 o f/64), con tempi di posa elevati (½ sec o più), necessari a garantire nitidezza e profondità di campo. La fotocamera è dotata di doppie attacchi per cavalletto (orizzontale e verticale) e mirino a punto, per lavorare sia in modalità panoramica che in formato quadrato standard. Il sistema di messa a fuoco fissa, basato sul grande profondità di campo, semplifica l’uso, eliminando la complicazione tipica dell’epoca .
Sebbene tecnicamente avanzata, la Bell affronta difficoltà di mercato dovute a promozione limitata da parte dell’azienda produttrice. I cataloghi e pubblicità dell’epoca la ignorano, penalizzando le vendite. Nonostante le critiche e l’apprezzamento nelle recensioni industriali, l’apparecchio rimane raro sul mercato e oggi è un reperto di collezione molto ricercato .
La versione 1912 presenta ulteriori migliorie: sostituzione del cuoio pregiato con simil-pelle (riduzione costi), ottiche migliorate e integrazione di mirino reflex oscillante, tutto mantenendo il funzionamento dual-format . L’upgrade evidenzia la volontà di mantenere la qualità ottica, privilegiando il contenuto tecnico rispetto all’estetica.
Dal punto di vista tecnico, questa fotocamera rappresenta un anello fondamentale nella storia della panoramica: introduce soluzioni ingegneristiche che anticiperanno il futuro sviluppo di ottiche e meccanismi fissi con largo angolo visivo. La semplicità d’uso, unita alla versatilità dei formati e al supporto del film 122, permette un accesso professionale all’utenza che fino a quel momento era limitata da macchine ingombranti, costose o difficili da usare.

Sono Manuela, autrice e amministratrice del sito web www.storiadellafotografia.com. La mia passione per la fotografia è nata molti anni fa, e da allora ho dedicato la mia vita professionale a esplorare e condividere la sua storia affascinante.
Con una solida formazione accademica in storia dell’arte, ho sviluppato una profonda comprensione delle intersezioni tra fotografia, cultura e società. Credo fermamente che la fotografia non sia solo una forma d’arte, ma anche un potente strumento di comunicazione e un prezioso archivio della nostra memoria collettiva.
La mia esperienza si estende oltre la scrittura; curo mostre fotografiche e pubblico articoli su riviste specializzate. Ho un occhio attento ai dettagli e cerco sempre di contestualizzare le opere fotografiche all’interno delle correnti storiche e sociali.
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