La Kamerafabrik Woldemar Beier KG è stata un’azienda tedesca produttrice di apparecchi fotografici, fondata nel 1923 a Freital, nei pressi di Dresda, da Woldemar Beier. Questa azienda ha lasciato un segno significativo nella storia della fotografia, grazie alla sua produzione di macchine fotografiche innovative e di alta qualità.
La nascita della Kamerafabrik Woldemar Beier risale all’aprile del 1923, quando Woldemar Beier avviò un’attività per la costruzione di fotocamere nella città tedesca di Freital. Inizialmente, l’azienda si chiamava Freitaler Kameraindustrie Beier & Co. e la produzione riguardava essenzialmente fotocamere a lastre costruite in legno, come l’Edith (1923), l’Erika (1923) e la Lotte (1925). Queste prime fotocamere utilizzavano ottiche, otturatori e lembi di pelle forniti da altre aziende.
Nel 1925, l’azienda aveva già prodotto e venduto 15.000 fotocamere. Nel 1929, Beier introdusse le prime fotocamere con corpo in lega leggera, un’innovazione per l’epoca. Questo sviluppo segnò l’inizio di una nuova era per l’azienda, che continuò a crescere e a innovare nel campo ottico.
Innovazioni e Riconoscimenti
Nel 1930, l’azienda presentò vari apparecchi del tipo “box” (Beier Box, Box I, Box IA, Box II, ecc.). L’esordio con fotocamere 35 mm avvenne nel 1932 con la Beira, un apparecchio di qualità che montava un’ottica Elmar 50 mm f/3.5 prodotta dalla Ernst Leitz di Wetzlar e un otturatore Compur Rapid della Frederick Deckel di Monaco di Baviera.
Nel 1934, l’azienda assunse la denominazione di Kamera Fabrik Woldemar Beier – Freital. In questi anni, continuò la costruzione di fotocamere folding come la Precisa, la Rifax, la Voran o la Beirax, apparecchi che si collocavano in una fascia media, sempre comunque prodotti con componenti di pregio, sia per quanto riguarda gli otturatori (Gauthier o Deckel) che le ottiche (Rodenstock, Steinheil, ecc.).
Periodo Bellico e Dopoguerra
Nel 1938, l’azienda presentò una reflex monobiettivo chiamata Beier Flex, un apparecchio molto simile nel design all’Exakta, con un obiettivo intercambiabile Schneider Xenar da 75 mm con apertura massima f/2.8.
A partire dal 1941, gran parte della produzione della Beier venne rivolta verso il settore militare, con particolare riferimento a strumentazione dedicata all’aeronautica o agli U-Boot.
Nel 1945, al termine della Seconda Guerra Mondiale, l’azienda venne smantellata dai sovietici e trasferita in URSS, ad Uljanowsk. Woldemar Beier mise in piedi una produzione di fortuna costituita da attrezzature per la casa e nel frattempo cercò di riattivare la produzione di fotocamere. Nel 1949, con i 25 dipendenti che gli erano rimasti, ricominciò lentamente la produzione di apparecchi fotografici riprendendo i modelli anteguerra, soprattutto la Beirax.
Sviluppi Postbellici
Il caso della Beier è particolare anche in quanto è una delle aziende che rimane per molti anni indipendente dal controllo statale esercitato sulle industrie dal governo della Germania Est. La produzione prosegue infatti autonomamente fino al 1957, anno della morte del fondatore. Sono di questi anni i vari modelli di Beirax II, Precisa 6 x 6 e Precisa II.
Nel 1958, vengono prodotti svariati modelli di Beirette e dal 1961 la Beier-Matic. Negli anni successivi, questa azienda assorbirà altre due storiche aziende ottiche tedesche, la Tharand-Werke e l’Optisches Werk Ernst Ludwig.
Dal 1980 entra nel gruppo VEB Pentacon e dal 1985 viene annessa nella VEB Carl Zeiss Jena. Dopo la riunificazione tedesca, le attività produttive sono controllate dalla Schneider.
Modelli Noti
-
Beira: Una delle prime fotocamere 35 mm prodotte da Beier, dotata di un ottica Elmar 50 mm f/3.5 e otturatore Compur Rapid.
-
Beier Flex: Una reflex monobiettivo con obiettivo Schneider Xenar da 75 mm f/2.8, simile all’Exakta.
-
Beirax: Un modello folding molto popolare, prodotto sia prima che dopo la guerra.
-
Beirette: Una serie di fotocamere prodotte a partire dal 1958, note per la loro compattezza e accessibilità.
Tecnologia Fotografica
Le fotocamere Beier erano spesso equipaggiate con otturatori come il Celverex Shutter, che offrivano tempi di scatto precisi e affidabili. Questi apparecchi erano progettati per essere versatili e offrivano una varietà di movimenti, come il swing back e il rising front, che consentivano una messa a fuoco precisa e un controllo sul piano focale.
La Kamerafabrik Woldemar Beier KG ha continuato a operare fino al secondo dopoguerra, lasciando un’eredità duratura nel campo dell’ottica e della fotografia. Le sue ottiche e apparecchi fotografici sono ancora oggi ricercati dai collezionisti per la loro qualità e storicità.