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I Brand fotograficiAshford Company

Ashford Company

La Ashford Company, formalmente J. Ashford & Sons Ltd., nasce a Birmingham intorno al 1883 per iniziativa di James Ashford, un artigiano ottico-meccanico specializzato. Fondata inizialmente in Aston Road, la ditta fin da subito si distingue nella progettazione e costruzione di fotocamere pieghevoli e treppiedi di precisione, sviluppando una gamma di modelli caratterizzati da meccanismi innovativi e materiali di pregio.

Tra i suoi prodotti più notevoli figura la cosiddetta “New Patent Camera” del 1887, brevettata con sistema di apertura “tailboard”. Questa fotocamera rappresenta un esempio di meccanica sofisticata per il periodo: il soffietto è removibile, la parte posteriore e il soffietto si ripiegano all’interno del corpo macchina, mentre la parte frontale si richiude integralmente sopra il piano inclinato. Il risultato è un corpo compatto che protegge l’otturatore, il vetro smerigliato di messa a fuoco e l’obiettivo, senza necessità di rimuoverli durante lo stoccaggio. Il brevetto eliminava i rischi di rottura o smarrimento delle ottiche tipici delle fotocamere dell’epoca.

Questa innovazione meccanica non solo migliora la sicurezza dello strumento, ma introduce anche un passo avanti nell’usabilità: il fotografo può preparare la macchina con l’obiettivo montato, compattarla, e poi riprenderla rapidamente all’uso. Il design è realizzato in mogano pregiato con finiture in ottone brunito e meccanismi di apertura a cardine, elementi che testimoniano la qualità costruttiva di Ashford.

Tra i modelli successivi, la produzione di treppiedi “Giraffe” (1900) si distingue per stabilità e robustezza: vengono impiegate colonnine telescopiche a sezioni multiple e registri autocentranti su base triangolare, precorrendo tecnologie che diverranno standard nel campo del supporto fotografico.

Nell’indirizzare il mercato verso uso professionale, scientifico o di reportage sul campo, l’azienda produce anche labbra di messa a fuoco, scorrimenti micrometrici, mirini di precisione e otturatori pneumatici con velocità variabili, offrendo fotocamere modulari in formati da mezzo a grande piatto. Tali strumenti vengono adottati da geometri, cartografi e architetti, che apprezzano la consistenza meccanica e la versatilità dell’attrezzatura.

Parallelamente alla produzione, Ashford & Sons realizza dettagliati cataloghi tecnici illustrati, riportanti dati puntuali su apertura focale, ingrandimenti, materiali e procedure d’uso. Si afferma inoltre una cultura interna di precisione meccanica, supportata da macchinari di tornitura su bronzo fosforoso, attrezzature per l’assemblaggio di lenti e test di controllo qualità su ogni treppiede.

Questo primo capitolo mostra un’azienda che unisce artigianalità e scelte tecniche avanzate, preparandosi a competere su settori professionali di nicchia, supportata dalla proprietà di brevetti e dalla capacità di innovare l’esperienza d’uso attraverso soluzioni ingegnose.

All’alba del XX secolo, Ashford & Sons amplia la propria offerta diversificandosi in settori quali fotografia medica, riproduzione ottica e microfotografia. Nel 1900 acquista l’attività dei Wood Brothers e Wormald & Co., consolidando le competenze in ottica di precisione e ampliando la produzione di ottiche acromatiche, filtri industriali e strumenti scientifici integrati con sistemi di riproduzione su vetro o lastre.

Nel biennio successivo, la gamma si arricchisce di apparecchi “All-In-One” destinati a diverse nicchie: fotocamere per scuola, per uso in laboratorio, e dispositivi portatili per documentazione processuale o topografica, con apertura rapida e registrazione dell’esposimetro. Tra queste spicca la Combined Camera, field camera pieghevole che integra un sistema di otturatore a ghigliottina dotato di autospegnimento (self-capping), tempi da 1/20 a 1″, posa Bulb per esposizioni lunghe, messa a fuoco regolabile e mirino diramato. Il corpo è realizzato in mogano stagionato, con guide in ottone e viti di fissaggio calibrate, garantendo planarità del piano focale.

In parallelo l’offerta di lavori su commissione per istituzioni fotografiche, universitarie e ospedaliere consolida la reputazione dell’azienda nel campo della fotografia riproduttiva avanzata, in particolare nella produzione di diaphragm plates per microfotografia e nelle installazioni fisse dotate di illuminazione uniforme a luce diffusa.

La presenza nei principali concorsi internazionali e fiere tecniche britanniche tra il 1886 e il 1906 conferma il posizionamento d’élite di Ashford & Sons, nonostante il prezzo elevato e la relativa complessità operativa dei prodotti. I riconoscimenti ricevuti riguardano l’innovazione meccanica, la stabilità dei sistemi di presa e la costruzione modulare che garantisce manutenzione e riparabilità.

Tuttavia, l’arrivo di marchi come Kodak, Eastman e i primi importatori tedeschi ed americani orientati al grande pubblico crea un forte cambiamento di mercato: la produzione specializzata di valore industriale non supporta economie di scala. Sul finire degli anni Venti, dopo la morte dei figli di James Ashford e con la crisi economica che colpisce l’Inghilterra, l’azienda cessa le attività industriali nel 1927.

Gli ultimi prodotti realizzati comprendono versioni semplificate dei modelli pieghevoli e l’assemblaggio su richiesta di treppiedi speciali, ma la mancanza di investimenti in tecnologie emergenti (film in roll, pellicole leggere, ottimi accordi commerciali) segna la fine dell’esperienza Ashford.

Fonti

Aggiornato Ottobre 2025

Curiosità Fotografiche

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