La Vormbruck Camerabau, nota anche come Vormbruck Camera-Bau, fu fondata da Peter Vormbruck a Kempten, nel sud della Germania, con la registrazione societaria avvenuta il 30 gennaio 1946. L’attività sorse in un contesto storico particolarmente delicato: la Germania era ancora in fase di ricostruzione postbellica, con industrie ottiche fortemente danneggiate o sottoposte a controllo. In questo ambiente, Vormbruck si propose di realizzare una fotocamera 35 mm SLR—un’intenzione ambiziosa considerando le risorse limitate e la scarsità di componentistica specializzata.
Il nome del primo modello, “Feca Reflex”, deriva dalla fusione tra “FElicitas” (il nome della moglie di Vormbruck) e “CAmera”. Questo dettaglio, oltre a suggerire un approccio personale alla produzione, indica un forte legame familiare e artigianale nel progetto, a differenza delle grandi aziende automobilistiche e ottiche che dominavano il mercato.
I primi prototipi furono realizzati nel 1947–1948, epoca in cui Vormbruck Camerabau riuscì a produrre uno dei primi modelli SLR post‑guerra di fabbricazione tedesca . La produzione rimase limitata, ma l’esistenza stessa del progetto è emblematicamente significativa: dimostra la volontà di rigenerare un settore tecnologico avanzato nonostante le restrizioni imposte dalle autorità di occupazione e dal limitato accesso alle ottiche di precisione.
Il periodo storico associato alla nascita e al debutto della Feca Reflex è cruciale. All’epoca, marchi come Zeiss Ikon, Agfa e Leitz stavano riprendendo produzione con l’aiuto tecnico degli Alleati, ma Vormbruck si collocava in una nicchia artigianale/artigianale-avanzata, attingendo da una rete locale di tecnici, tornitori e ottici sopravvissuti alla guerra. Non esiste una documentazione ufficiale dei piani aziendali, ma fonti successive suggeriscono un approccio “da laboratorio” piuttosto che da impresa industriale, con una produzione di poche decine di unità seriali.
Caratteristiche tecniche della Feca Reflex
La Feca Reflex si distingueva per alcune caratteristiche notevoli in epoca post‑bellica:
Formato 35 mm SLR con ottica intercambiabile, rara in quell’area geografica dopo la guerra.
Obiettivo Astro‑Astan 4,7 cm f/2.9, prodotto da Rau‑Optik Wetzlar, elemento d’eccellenza disponibile grazie a rapporti con fornitori tedeschi.
Otturatore a tendina sul piano focale, meccanismo riscontrabile in fotocamere di elevata precisione e richiesto da fotografi professionisti.
Il nome “Flex” nel secondo termine comunemente usato (Feca‑Flex) allude a versioni migliorate rispetto al prototipo iniziale. È possibile che le versioni finali integrassero componenti ottici e meccanici migliorati, opportunamente rifiniti e calibrati, in base alla disponibilità degli ingranaggi finemente macinati e dei rivestimenti antiriflesso.
L’obiettivo Astro‑Astan è uno schema multi-elementi ad alta nitidezza, presente in versioni precedentemente impiegate in apparecchiame civile e militare. Con apertura f/2.9, garantiva una buona luminosità e un eccellente contrasto anche in condizioni non ottimali, fattori fondamentali per i fotografi del dopoguerra .
Il sistema mirino riflesso era mutuato da tecnologie Exakta: in alcune unità è stato riscontrato un mirino Exakta montato esternamente, probabilmente riflitto dalla comunità tecnica locale di Kempten, esperta in modelli Zeiss e Exakta .
La prolungata lavorazione della meccanica suggerisce un uso accurato di ottone brunito, stecche di acciaio e guarnizioni in gomma, in un progetto che richiamava l’impronta qualitativa dei costruttori tedeschi prebellici.
La produzione reale della Feca Reflex fu estremamente limitata: le stime parlano di meno di 100 unità, tra prototipi e esemplari commerciali. Due aste successive forniscono conferma di scarso volume: una variante Feca-Flex venduta per 900 EUR nel 2013 (n. 76) e un’altra per 3.600 EUR nel 2010 (n. 80). I prezzi raggiunti dalle aste – con valori fino a 11.250 EUR per un esemplare in eccellenti condizioni – confermano l’estrema rarità e lo stato protetto degli esemplari giunti fino ad oggi.
I canali di distribuzione erano probabilmente circoscritti alla Baviera meridionale. L’azienda non disponeva di agenti commerciali su larga scala né di accordi con società estere. Il target era composto da fotografi tecnici, collezionisti e professionisti desiderosi di utilizzare un SLR tedesco fatto “in patria” dopo la guerra. Tuttavia, l’assenza di un supporto industriale serio ne compromisse la sopravvivenza, in un mercato dominato da marchi dotati di catene produttive consolidate.
La Vormbruck Camerabau cessò ogni attività alla fine del decennio 1940, presumibilmente quando divenne chiaro che il modello Feca Reflex non poteva competere con le produzioni di Zeiss, Exakta e Voigtländer sul piano tecnologico e distributivo. Non ci sono fonti ufficiali sulla chiusura: probabilmente l’azienda si sgretolò internamente per esaurimento dei fondi e mancanza di ricambio generazionale.
Il valore della Feca Reflex oggi è considerevole. Le rarità—solo 50‑100 esemplari stimati nel mondo—sono oggetto di aste e collezionismo, con stime di mercato tra i 3.000 e 12.000 EUR, in base alla condizione e alla completezza dell’ottica.
Il valore storico risiede nella riuscita di produrre una SLR 35 mm completamente fabbricata in Germania subito dopo la guerra, dimostrando una capacità di reazione tecnica e organizzativa significativa, seppur breve. L’esemplare è citato nelle pubblicazioni di storia ottica e in archivi locali come documento dell’ingegneria indipendente nella Germania occupata.

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