venerdì, 7 Novembre 2025
0,00 EUR

Nessun prodotto nel carrello.

Tag: priorità di tempo

Fotografia a lunga esposizione

Gestione del rumore e della temperatura del sensore Uno degli aspetti più critici nella fotografia a lunga esposizione digitale è la gestione del rumore elettronico, strettamente legata alla temperatura del sensore. Durante esposizioni prolungate, il sensore accumula calore, e questo genera disturbi visivi che possono compromettere la qualità dell’immagine. Il fotografo deve conoscere i meccanismi di generazione del rumore, le tecniche di riduzione e le strategie operative per minimizzarne l’impatto. Il rumore termico è causato dall’agitazione degli elettroni nel materiale semiconduttore del sensore, che aumenta con la temperatura. Questo rumore si manifesta come grana, pixel colorati (hot pixels) o disturbo cromatico, soprattutto nelle aree scure. I sensori CMOS moderni sono più efficienti rispetto ai vecchi CCD, ma il problema persiste, soprattutto con tempi superiori ai 30 secondi. Una tecnica efficace per ridurre il rumore è la sottrazione del dark frame. Consiste nell’acquisire un’immagine nera, con lo stesso tempo di esposizione e ISO, e sottrarla all’immagine principale. Questo processo elimina i pixel caldi e parte del rumore termico, migliorando la pulizia dell’immagine. Alcune fotocamere offrono questa funzione in modo automatico, ma può essere effettuata anche manualmente in post-produzione. La temperatura ambientale influisce direttamente sulla temperatura del sensore. Fotografare in ambienti freddi, come in montagna o di notte, riduce il rumore termico. Al contrario, in ambienti caldi o umidi, il rumore aumenta. Alcuni fotografi utilizzano ventole, dissipatori o sistemi di raffreddamento attivo, soprattutto in ambito astronomico, dove le esposizioni possono durare ore. La scelta dell’ISO è fondamentale. Un ISO elevato amplifica il segnale, ma anche il rumore. In fotografia a lunga esposizione, si preferisce utilizzare ISO bassi (100–400) e compensare con tempi più lunghi. Tuttavia, in condizioni di luce estremamente scarsa, è necessario trovare un compromesso tra luminosità e rumore. Il software di post-produzione offre strumenti avanzati per la riduzione del rumore. Programmi come Topaz Denoise AI, DxO PureRAW o Adobe Lightroom utilizzano algoritmi basati su intelligenza artificiale, che analizzano la struttura dell’immagine e rimuovono il rumore preservando il dettaglio. Tuttavia, è importante non esagerare, per evitare un effetto artificiale o plastificato. Infine, la durata dell’esposizione deve essere calibrata in funzione del soggetto, della luce e della risposta del sensore. Esposizioni troppo lunghe possono generare saturazione, deriva cromatica o perdita di dettaglio. Alcuni fotografi preferiscono utilizzare esposizioni multiple brevi, poi combinate in post-produzione, per ottenere un effetto simile alla lunga esposizione, ma con meno rumore. La gestione del rumore e della temperatura del sensore è quindi una componente tecnica essenziale nella fotografia a lunga esposizione. Richiede conoscenza, esperienza e strumenti adeguati, ma permette di ottenere immagini pulite, dettagliate e visivamente potenti, anche in condizioni di luce estrema.

Fotografia notturna: la guida per fotografare stelle e città di notte

Guida tecnica e narrativa alla fotografia notturna, con approfondimenti su esposizione, ottica, sensibilità ISO, fotografia astronomica e urbana, e tecniche di post-produzione per ottimizzare la resa visiva e la qualità dell’immagine in condizioni di luce ridotta.

Tempo di esposizione: cos’è e a cosa serve

Analisi tecnica e storica del tempo di esposizione fotografico, dalle origini ottocentesche alle applicazioni moderne in ambito scientifico, documentaristico, subacqueo e paesaggistico, con approfondimenti su materiali, tecnologie e strategie operative per ogni genere fotografico.

La macchina fotografica: la priorità di tempo

La priorità di tempo è una modalità espositiva che mette al centro il controllo del tempo di esposizione, ossia...

La macchina fotografica: La profondità di campo

Scopri cos’è la profondità di campo in fotografia, come influisce sulla nitidezza dell’immagine e i fattori che la determinano: apertura, distanza e lunghezza focale.

Sensibilità ISO in fotografia

L’ISO rappresenta la misura della sensibilità del supporto fotosensibile alla luce. Originariamente, nel mondo della fotografia analogica, l’ISO (che...

La macchina fotografica: l’apertura

L'apertura, nel contesto della fotografia, rappresenta la dimensione dell'apertura interna dell'obiettivo attraverso cui la luce passa per raggiungere il...

La macchina fotografica: l’esposizione

L’esposizione fotografica costituisce il processo fondamentale con cui una fotocamera cattura la luce per registrarla su un supporto fotosensibile,...

La storia dell’esposimetro

La storia dell’esposimetro fotografico inizia ben prima dell’avvento della tecnologia digitale, radicandosi in un’epoca in cui la fotografia era...

Il motion blur

Il motion blur, in ambito fotografico, si riferisce alla sfocatura che compare nelle immagini come risultato del movimento relativo...

Diapositive per lanterna magica (lantern slides) (1850–1930)

Le diapositive per lanterna magica, conosciute anche come lantern slides, rappresentano una tappa cruciale nella storia delle tecnologie visive,...

Il processo Dry-Plate (placcatura a secco)

Il processo Dry-Plate fu inventato da Charles Bennett nel 1878, subito dopo che il dottor Richard Leach Maddox aveva...