‘azienda Emil Wünsche A.G. fu fondata nel 1887 da Emil Wünsche (nato nel 1860), un imprenditore e tecnico tedesco specializzato nella produzione di strumenti ottici e fotografici. La sede della compagnia fu stabilita a Reick, un sobborgo di Dresda, città già fortemente coinvolta nello sviluppo dell’industria meccanica e ottica del secondo Ottocento. Wünsche, già attivo nel settore della fotografia come commerciante e tecnico, comprese rapidamente la crescente domanda di apparecchi fotografici accessibili, sia per uso amatoriale che per professionisti, e fondò la sua impresa con l’obiettivo di produrre macchine fotografiche e accessori in grado di coniugare affidabilità e convenienza.
L’azienda nacque inizialmente come un laboratorio artigianale, ma la visione di Emil Wünsche era chiara fin da subito: investire in meccanica di precisione, consolidare la rete distributiva in Germania e oltre i confini nazionali e differenziare l’offerta in base alla crescente segmentazione del mercato fotografico. L’industria fotografica tedesca, già in forte espansione grazie al lavoro di realtà come Voigtländer e Carl Zeiss, trovò in Wünsche un attore capace di collocarsi in una nicchia strategica tra la produzione su larga scala e l’alta qualità degli apparecchi da studio.
Nel corso degli anni ’90 del XIX secolo, la Emil Wünsche divenne una delle principali produttrici di apparecchi fotografici in Europa, e il marchio venne associato in particolare a modelli come le macchine a soffietto, le telecamere da campo e i sistemi stereo. Una parte rilevante del successo dell’azienda va attribuita anche alla sua strategia commerciale: Wünsche offriva apparecchi fotografici in kit, completi di treppiede, lastre, custodia e accessori ottici, in un’epoca in cui l’acquisto dei singoli componenti poteva risultare complesso per l’utente finale. Questo approccio, oggi definibile come “customer-oriented”, anticipava le logiche moderne del marketing tecnico.
L’espansione dell’azienda venne formalizzata nel 1898, quando la Emil Wünsche divenne una società per azioni con la denominazione Emil Wünsche A.G., consolidando la struttura organizzativa e produttiva e potenziando i reparti di progettazione ottica e meccanica. Il passaggio a società per azioni fu anche una mossa strategica per attirare capitali e investitori, con l’obiettivo di espandere l’export verso l’Europa dell’Est, l’Impero Britannico e gli Stati Uniti. In questo periodo, l’azienda entrò anche nel mercato della microscopia, sfruttando le medesime competenze tecniche impiegate nella produzione delle camere fotografiche.
Con una capacità produttiva ormai industriale, la Emil Wünsche A.G. raggiunse l’apice tra il 1900 e il 1910, periodo in cui la sua presenza fu evidente in ogni principale esposizione internazionale dedicata alla fotografia, inclusa la Photographische Ausstellung di Berlino e la World’s Fair di Parigi. La società impiegava oltre 300 lavoratori specializzati e produceva migliaia di unità all’anno.
Apparati fotografici e innovazione tecnica
Il punto di forza della produzione Emil Wünsche fu rappresentato dalla sua gamma di macchine fotografiche a lastre e macchine pieghevoli a soffietto, particolarmente apprezzate per la robustezza strutturale, la qualità dei materiali impiegati e la precisione meccanica degli otturatori e dei sistemi di messa a fuoco. Uno degli apparecchi più noti della produzione Wünsche fu il “Stereofeldkamera”, una camera stereoscopica portatile progettata per uso sul campo, che combinava un corpo in legno lucidato, un sistema a doppia lente parallela e un soffietto in pelle nera o rossa, disponibile in diverse lunghezze focali.
Questo tipo di fotocamera era dotata di un otturatore centrale a ghigliottina, regolabile meccanicamente, con tempi variabili da 1/25 a 1/100 di secondo, oltre che di un meccanismo di messa a fuoco a cremagliera e un vetro smerigliato posteriore per l’inquadratura. Le lastre fotografiche in vetro venivano alloggiate in caricatori multipli (magazine plate holders) che permettevano agli operatori di eseguire fino a 12 esposizioni senza dover ricaricare l’apparecchio. Una soluzione che garantiva una certa efficienza operativa in ambienti outdoor e durante reportage scientifici o documentari.
Accanto ai modelli stereoscopici, Wünsche produsse anche le cosiddette Reisekamera (“camere da viaggio”), costruite in legno di ciliegio o di mogano, con giunti in ottone e componenti meccanici rifiniti a mano. Questi apparecchi, spesso di formato 9×12 cm o 13×18 cm, venivano utilizzati da fotografi professionisti, geografi e scienziati sul campo. L’azienda offriva diverse varianti, con lenti intercambiabili, basculaggio dell’ottica, e opzioni di movimenti orizzontali e verticali per la correzione della prospettiva, anticipando le funzioni tipiche delle moderne macchine a banco ottico.
Particolare attenzione veniva posta anche all’ottica, settore in cui Wünsche collaborò con fornitori esterni di alto livello, tra cui Carl Zeiss Jena per gli obiettivi a lunga focale e Steinheil München per ottiche di alta luminosità. I modelli più avanzati venivano equipaggiati con lenti Rapid Rectilinear, Aplanat, Anastigmat e, in alcuni casi, Tessar, configurazioni che garantivano una resa nitida e distorsioni minime lungo l’intero campo visivo.
La Emil Wünsche A.G. propose anche un’interessante linea di microcamere per documentazione scientifica, nonché proiettori per diapositive, riflettendo la volontà dell’azienda di operare in un’area estesa della tecnologia ottico-fotografica. Ogni apparecchio veniva accompagnato da manuali tecnici illustrati, con diagrammi di funzionamento, consigli sull’uso e manutenzione, e in molti casi anche indicazioni sulla chimica fotografica necessaria allo sviluppo delle lastre.
Uno dei tratti distintivi del design tecnico dei prodotti Wünsche era la cura nella modularità e nella riparabilità: quasi tutti gli elementi meccanici erano smontabili, permettendo interventi di manutenzione o sostituzione dei componenti senza dover ricorrere a tecnici specializzati. Questo aspetto fu uno dei motivi per cui le macchine Wünsche godettero di lunga vita operativa, spesso restando in servizio attivo per decenni.
Declino, fusione e assorbimento industriale
Con l’arrivo del primo conflitto mondiale, l’intero comparto fotografico europeo subì un forte contraccolpo. La Emil Wünsche A.G., che aveva basato la propria economia su esportazioni e rapporti internazionali, fu costretta a ridimensionare le proprie operazioni. Molti lavoratori vennero reclutati, le forniture di materiali rallentarono drasticamente e la domanda civile di apparecchi fotografici diminuì a causa delle ristrettezze economiche e dell’instabilità politica.
In questo clima, l’azienda tentò un parziale riconvertimento bellico, producendo dispositivi ottici per l’esercito, tra cui strumenti di puntamento, binocoli e componenti ottici per dirigibili. Tuttavia, queste attività non riuscirono a compensare il calo della produzione fotografica. Al termine della guerra, la Emil Wünsche A.G. si trovò indebolita sia finanziariamente che strutturalmente, mentre il mercato internazionale era ormai dominato da nuove realtà industriali emergenti, come Ihagee e Zeiss Ikon.
Nel 1920, la Emil Wünsche A.G. venne assorbita dalla ICA (Internationale Camera Actiengesellschaft), un conglomerato industriale fondato pochi anni prima a Dresda, che riuniva vari produttori locali con l’intento di consolidare la filiera della fotografia tedesca. L’acquisizione segnò di fatto la fine dell’identità autonoma di Wünsche come produttore indipendente, anche se numerosi modelli continuarono a essere prodotti per alcuni anni sotto il marchio ICA, e più tardi Zeiss Ikon, a seguito dell’ulteriore fusione del 1926.
Alcuni modelli originariamente progettati da Wünsche vennero rideclinati con modifiche minime e riproposti sul mercato sotto nuove etichette, soprattutto per quanto riguarda le camere stereoscopiche e le Reisekameras. La reputazione tecnica dell’azienda sopravvisse in parte attraverso queste eredità di prodotto, anche se la cifra stilistica e l’approccio artigianale di Wünsche si dispersero nel modello industriale standardizzato delle multinazionali ottiche del periodo post-bellico.
L’archivio tecnico della Emil Wünsche A.G., comprendente disegni originali, schede meccaniche e manuali di produzione, è andato in gran parte perduto durante i bombardamenti su Dresda del 1945. Tuttavia, numerosi esemplari delle sue fotocamere sono oggi conservati in musei, collezioni private e aste specializzate, dove vengono apprezzati per la qualità ingegneristica e l’eleganza del design. I collezionisti riconoscono facilmente gli apparecchi Wünsche grazie ai marchi incisi a fuoco sul legno, alle placche in ottone riportanti il logo e alla particolare conformazione del soffietto.
Emil Wünsche, il fondatore, si ritirò dalla scena industriale poco dopo la fusione con ICA. Morì nel 1928, lasciando un’eredità tecnica che contribuì in maniera rilevante allo sviluppo dell’industria fotografica tedesca prebellica.

Sono Manuela, autrice e amministratrice del sito web www.storiadellafotografia.com. La mia passione per la fotografia è nata molti anni fa, e da allora ho dedicato la mia vita professionale a esplorare e condividere la sua storia affascinante.
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