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La fotografia. Una storia culturale e visuale

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Graham Clarke in “La fotografia. Una storia culturale e visuale” supera il semplice resoconto storico per sondare il ruolo delle immagini nella costruzione culturale del nostro sguardo. Partendo dalla prima lastra eliografica di Niépce e passando per le icone classiche di Cartier-Bresson fino alle sperimentazioni postmoderne di Mapplethorpe, l’autore offre un’analisi che unisce critica filosofica, esempi critici di Roland Barthes e Susan Sontag e un ricco repertorio fotografico. Ogni capitolo esplora un genere – dal paesaggio al reportage – mettendo in luce le dinamiche culturali e ideologiche che plasmano la visione contemporanea. Il testo, corredato da splendide immagini su carta lucida, unisce rigore accademico e chiarezza espositiva, rendendo il volume un punto di riferimento indispensabile sia per gli studiosi sia per gli appassionati di fotografia.

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Descrizione

La straordinaria “The Photograph: A Visual and Cultural History” di Graham Clarke si presenta come un viaggio avvincente attraverso i momenti fondanti della storia della fotografia, esplorando tanto le origini pionieristiche quanto le sperimentazioni contemporanee che hanno plasmato questo linguaggio visivo. L’autore intreccia con mano sapiente l’evoluzione tecnica delle macchine fotografiche con le trasformazioni culturali e sociali che le immagini hanno innescato, offrendo al lettore non soltanto una cronologia delle innovazioni — dal primo “eliografo” di Niépce alle audaci opere di Mapplethorpe — ma anche un’analisi profondamente umana del modo in cui fotografi e pubblico si confrontano con il significato e il potere evocativo delle fotografie.

Clarke dedica ampio spazio ai grandi temi della fotografia: il paesaggio, la città, il ritratto, il corpo e il reportage. In ciascuna di queste sezioni, emergono riflessioni acute sulle modalità con cui l’immagine trasforma la realtà e viceversa, rivelando tensioni tra documentazione “oggettiva” e costruzione ideologica. La capacità dell’autore di includere sia esempi classici, come gli scatti di Cartier-Bresson, sia approcci postmoderni, rende il testo un ponte tra tradizione e contemporaneità, esaltato da oltre 130 illustrazioni di qualità straordinaria.

La scrittura di Clarke è densa ma affascinante: i concetti teorici, talvolta complessi, vengono sempre contestualizzati tramite immagini e casi di studio, rendendo la lettura stimolante anche per chi non è addetto ai lavori. Le sezioni dedicate al “fotografare manipolato” e al “gabinetto delle curiosità infinite” spingono il lettore a riflettere sui confini tra realtà e rappresentazione, sebbene richiedano una certa familiarità con il linguaggio critico per essere appieno apprezzate.

Un aspetto particolarmente apprezzabile è la cura editoriale: l’impaginazione di Oxford University Press valorizza le immagini e facilita la navigazione tra i vari argomenti, mentre l’edizione italiana di Einaudi conserva il rigore accademico integrandolo con didascalie e note esplicative che arricchiscono ulteriormente la fruizione.

In definitiva, “The Photograph” di Graham Clarke si rivela un’opera fondamentale per chiunque voglia comprendere la fotografia non solo come tecnica, ma come vero e proprio strumento di analisi culturale. La sua ricchezza tematica e la qualità visiva la rendono un testo imprescindibile sia per gli appassionati sia per i professionisti del settore, capace di stimolare nuove prospettive di indagine e di riflessione.

Informazioni aggiuntive

Editore

Einaudi

Autore

Graham Clarke

ISBN

8806196278

Dimensioni

13.5 x 1.8 x 20.8 cm

Pagine

281