Descrizione
Storia della fotografia di Beaumont Newhall è considerato un classico imprescindibile per chiunque desideri comprendere l’evoluzione di questo linguaggio visivo dall’alba del dagherrotipo fino alle sperimentazioni contemporanee. Newhall, un’autorità riconosciuta a livello internazionale, riesce a guidare il lettore lungo un percorso che unisce rigore storico e chiarezza espositiva, facendo dialogare tecnica, estetica e contesto culturale con un approccio estremamente fluido. Il volume si distingue per la capacità di mettere in luce come ogni innovazione tecnologica – dal dagherrotipo alle pellicole moderne – abbia trasformato non soltanto il mezzo ma anche la funzione stessa della fotografia, sia come strumento documentario che come forma d’arte.
Nel corso della lettura, si apprezza la cura con cui Newhall descrive le innovazioni meccaniche e chimiche, senza tuttavia appesantire il testo con dettagli eccessivamente tecnici. La sua narrazione procede con eleganza, alternando episodi biografici dei pionieri della fotografia a riflessioni sul significato dell’immagine nella società moderna. La scelta di includere esempi iconici, come le prime istantanee di Stieglitz e le avanguardie europee, conferisce al libro una prospettiva davvero universale .
La versione Einaudi – traduzione fedele del celebre “The History of Photography” – offre un apparato iconografico di qualità, con numerose illustrazioni in bianco e nero che arricchiscono la comprensione dei testi. Non mancano critiche riguardo a un certo sbilanciamento verso la tecnica a scapito di un approfondimento stilistico, come segnalato da lettori contemporanei , ma nel complesso il volume si conferma un punto di riferimento ineguagliato nella letteratura fotografica.
Il pregio maggiore di questo libro risiede nella sua capacità di parlare tanto agli appassionati quanto ai neofiti, grazie a uno stile accessibile che non intacca la profondità degli argomenti trattati. Attraverso un’analisi che sfugge a questioni puramente accademiche, Newhall riesce a rivelare la fotografia come specchio del suo tempo, capace di raccontare storie e plasmare la memoria collettiva. Questo lavoro non solo documenta un percorso storico, ma funge da stimolo per riflessioni contemporanee sull’immagine e sul suo ruolo nella società attuale